La chiodatura delle tavole (Posa Inchiodata) a una sottostruttura di listelli è il metodo di posa più antico. Per secoli l’unico sistema che rendeva possibile la realizzazione di un pavimento in legno.
Da molti anni la posa inchiodata del parquet è in disuso grazie allo sviluppo dei collanti e dei Parquet Prefiniti, che consentono anche la posa flottante senza bisogno di fissaggio al sottofondo.
Tuttavia ci troviamo con molta frequenza a partecipare nel ripristino di vecchi pavimenti inchiodati. Si tratta di una scelta ecologica che si estende sempre più negli ultimi tempi: recuperare un parquet antico significa usare in maniera consapevole una materia prima fondamentale per la conservazione dell’ambiente.
Per fare ciò si richiede una certa esperienza e manualità e, senza dubbio, molta diligenza e precisione.
Si inizia con staccare le tavole del pavimento, ad una ad una, e si effettua una accurata selezione, individuando e scartando le tavole non riutilizzabili (qualora ci fossero).
Il parquet massiccio si caratterizza solitamente per la presenza di un elemento di incastro chiamato maschio-femmina. La parte femmina si tratta di una scanalatura, mentre che la parte maschio si tratta di un cordolo sporgente. Questo elemento d’incastro deve essere eliminato su ogni tavola poiché nel riposizionare i listoni difficilmente si aggiusterà adeguatamente per la presenza di residui di vecchie colle nonché per la rottura dei pezzi nella fase di rimozione.
Eliminato questo elemento di incastro di ogni tavola si procede alla posa incollata e successiva lamatura del pavimento.
A breve pubblicheremo le foto del parquet recuperato posato, rilamato e verniciato, a dimostrare che è possibile dare nuova vita al legno e riutilizzarlo anche dopo decenni.